MISURE DISPENSATIVE

(rif.legislativo prot n° 4099/a/4 del 5/10/2004, ufficio IV MIUR)

Riguardano la dispensa da alcune prestazioni.

L’obiettivo di tali misure non è guarire il bambino dal disturbo, ma aiutarlo a ridurne gli effetti predisponendo una modalità di apprendimento personalizzata e più adatta alle sue caratteristiche.

Alcuni esempi posso essere questi:

- Dispensa dalla lettura ad alta voce e sotto dettatura;

- Dispensa dall’uso del vocabolario;

- Dispensa dallo studio mnemonico delle tabelline;

- Dispensa dallo studio della lingua straniera in forma scritta;

- Dispensa dal prendere appunti;

- Evitare la copiatura dalla lavagna;

- Dispensa dall’uso del corsivo;

- Evitare la memorizzazione di sequenze;

- Dispensa dai tempi di esecuzione di una prova.

Le misure dispensative, come quelle compensative vanno usate con cautela per evitare ulteriori danni. Il rischio è quello di radicare un disturbo invece che potenziarlo. E’ importante, inoltre, tener sempre conto della classe frequentata dal minore e alla sua età.

La valutazione dell’efficacia di una misura dispensativa o compensativa andrebbe sempre discussa con un professionista del settore, per evitare così di creare dei percorsi formativi per gli studenti con DSA che siano troppo facili e poco stimolanti ma, neppure così impegnativi da risultare inaccessibili.

Spesso la scuola inserisce nei PDP tabelle prestampate con un elenco che non è pertinente alle esigenze di quel particolare minore.