I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

In continuità o per determinati periodi di vita ogni alunno può manifestare Bisogni Educativi Speciali: per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta.

L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di un deficit. Ogni classe presenta una richiesta di speciale attenzione per una serie di ragioni.

All’interno dei BES rientrano 3 grandi categorie:

  • Disabilità;
  • Disturbi evolutivi specifici: in questa categoria rientrano oltre ai DSA, i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, l’ ADHD (disturbo dell’attenzione e dell’iperattività), il funzionamento cognitivo al limite)
  • Svantaggio culturale, socio- economico, linguistico. (alunni con cittadinanza italiana)

( NB: ricordiamo che per la condizioni di disabilità la norma di riferimento a cui ispirarsi è la legge 104/92 che dà conseguentemente diritto all’insegnante di sostegno e che per i Disturbi Specifici dell’Apprendimento è in vigore la legge specifica 170/2010)

All’interno di queste 3 grandi categorie, si evidenzia, la necessità di elaborare un percorso individualizzato e personalizzato per alunni e studenti con bisogni educativi speciali, anche attraverso la redazione di un Piano Didattico Personalizzato individuale,(fac-simile.pdp) che serva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ed abbia la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate.

Il ministero dell’istruzione ricorda però, che non è compito della scuola certificare gli alunni con bisogni educativi speciali, ma solo individuare quelli per i quali è opportuna e necessaria l’adozione di particolari strategie didattiche.

Le misure compensative e dispensative previste dalle legge 170/2010 (DM 5669/2011) possono essere utilizzate dagli insegnanti per tutti gli alunni con bisogni educativi speciali tenendo conto delle caratteristiche di ognuno.

Per la scuola è sempre più urgente adottare una didattica che sia “denominatore comune” per tutti gli alunni e che non lasci indietro nessuno: una didattica inclusiva più che una didattica speciale.

Per questo motivo il MIUR a partire dall’anno accademico 2011/2012 ha attivato corsi di perfezionamento professionale e/o master rivolti al personale della scuola in tutto il territorio nazionale.

Dipartimento dell'istruzione - BES(2013/2014)